Alla vigilia del big match di domani sera, ore 20:30, parla il tecnico dei nerazzurri Luciano Spalletti. Ecco le parole riferite alla stampa
Come ci arriva la squadra a questa sfida?
“Nel migliore dei modi. Da quelle che sono le analisi fatte in settimana traspare che siamo sia in ottima condizione fisica che mentale. Sarà sfida difficile, loro potranno giocarla con margine e quindi senza grandi tensioni. Dipenderà molto da noi
La prestazione di Roma ha dato indicazioni in più?
“Ogni gara fornisce indicazioni per il futuro. Abbiamo giocato davvero bene e dobbiamo essere orgogliosi di quanto stiamo facendo. Con qualche attenzione in più possiamo anche rasentare la perfezione
La squadra fisicamente sta molto bene
“La Juve ha grandissime qualità, non sempre dominano la partita. Sanno sfruttare gli episodi, sono forti di mentalità e hanno in ogni reparto dei leader. Bisogna arrivarci con grande coraggio e determinazione
Saranno cinque giorni affascinanti per l’Inter
“Bisogna passare da questi momenti, l’essenziale è arrivarci con il condizionamento giusto. Dobbiamo crederci, è tutto possibile”
C’è curiosità prima del match di Torino o più certezze?
“Noi tutte le volte ci presenteremo allo Stadium in qualsiasi momento saremo. Mi porto dietro più certezze, ho a disposizione una squadra che cresce e che va completandosi nel suo atteggiamento”
Quanto si gioca l’Inter tra domani e martedì per la sua crescita?
“Non sono momenti da mettere insieme. Si gioca molto in tutta la stagione, è la stagione intera che conta. Dobbiamo fare molta strada passo dopo passo, in maniera corretta. Se si fanno primi passi intensi e precisi poi vengono bene pure quelli successivi. È la somma dei passi che dà una collocazione giusta all’Inter. Dobbiamo essere convinti che chi ci sta davanti non sia così forte a indurci a non fare quello che è il nostro percorso. Andiamo dritti per la nostra strada”
Sensazione diffusa che in Italia si possa giocare solo per il secondo posto
“Non è finita quando perdi una partita, quando perdi un’occasione o perdi la fiducia. È finita quando smetti provarci e quando non sei convinto. Noi siamo certi di questo, poi è chiaro che c’è una distanza importante e diventa difficile andarli a prendere. E questa è la brutta notizia, ma c’è anche quella bella: il primo passo per accorciare la distanza dipende da noi, perchè saremo noi protagonisti allo Stadium”
L’Inter era davanti alla Juve nello stesso periodo dello scorso anno
“La Juve è una squadra che tutti gli anni va a tentare di mettere in rosa calciatori che possano fare ancora di più la differenza rispetto all’anno prima. Tre anni fa, quando ero a Roma, dopo sei mesi di partite la Juve ci venne a prendere Pjanic, forse il calciatore più forte che avevamo. L’anno scorso avevamo uno dei terzini più forti del campionato, Cancelo, loro sono venuti e lo hanno preso. Così come sono andati dal Napoli e hanno preso Higuain. Sono dettagli importanti per una crescita verticale della squadra. E con Ronaldo quest’anno hanno fatto un altro salto, la mentalità che porta nello spogliatoio è chiara. È quella la sostanza della differenza con le altre squadre. Dobbiamo andare a giocare queste partite in cui bisogna andarsela a giocare, ma nelle ultime partite ho visto segnali importanti”
Gli infortunati come stanno? Fa effetto sentire che tutta l’Italia tiferà Inter?
“Nainggolan e Dalbert rimarrano fuori, non potranno recuperare. Sono migliorati dagli ultimi esami, però hanno ancora bisogno di tempo. Non mi fa effetto e non mi dà nessun vantaggio il fatto che ci sia il fatto di avere l’approvazione da parte di chi guarderà questa partita. Mi fa effetto quelli che sono i sentimenti dei nostri tifosi, quello sì. Ce lo porteremo in campo, saremo imbottiti da quei sentimenti”
Primo Juve-Inter di Ronaldo, come si ferma?
“La Juve non è solo Ronaldo, prima di tutto. Nella Juve ci sono giocatori come Chiellini, che è fenomenale e per capire quanto sia forte basta vedere i 5′ che ha giocato contro la Spal, il suo atteggiamento. Non fa reparto, è IL reparto. Ma anche noi abbiamo giocatori forti. Quello che diventa fondamentale è il collettivo, quando sei dipendente dal calciatore e poi quello per una partita non funziona non vai da nessuna parte se non c’è la squadra”
Cosa può lasciare la gara all’Inter in fatto di mentalità? Crede che l’Inter in futuro possa spodestare la Juve?
“Questi sono i banchi di prova in cui si può andare a prendere il vero collaudo per essere pronti per giocare contro chiunque. Loro hanno potenzialità, forza e questa mentalità di squadra che è impressionante. Di conseguenza bisogna essere del loro livello nel confronto, riuscire a direzionare il gioco della gara senza stare a pensare alle loro mosse o a limitare i loro comportamenti. Il Napoli lo scorso anno poteva vincere il campionato, sono mancati loro due risultati. Il campionato quest’anno si è livellato, il Napoli è rimasto molto forte e noi abbiamo perso qualcosa. Nonostante questo prima c’era meno distanza, ora il livello di forza si sta alzando notevolmente”
