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Che differenza c’è fra Scirea e Astori? E quale è la giusta pena? Essere nato cretino è già una giusta pena…

Le scritte fuori dal Franchi che hanno calpestato la memoria di Gaetano Scirea e dei morti dell’Heysel non possono essere derubricate alla voce bravata ma nemmeno può essere considerata come un semplice gesto offensivo di un cretino.

Gaetano Scirea era il Davide Astori di oggi: persona misurata, equilibrata, educata, mai una parola fuori posto: un signore di altri tempi e anche capitano della sua squadra: esattamente come Davide Astori.

Non è il colore di una maglia a distinguere le persone: lo sa questo cretino (definizione bonaria perchè per non dargli troppa soddisfazione non lo vorremmo neanche citare) che dietro ai due capitani morti entrambi in circostanza tragiche ci sono le famiglie, i figli, i genitori, le persone che hanno sofferto e soffrono per la perdita dello loro caro.

Lo sa questo cretino che nei morti dell’Heysel c’erano famigliole intere, distrutte sol per avere avuto la passione di seguire la sua squadra del cuore?

Il cretino non ha saputo neanche scrivere il nome di Scirea: siamo certi che questo cretino non era neanche nato quando avvenne la tragedia del capitano juventino e neanche quando avvenne la tragedia dell’Heysel.

Parli, il cretino, prima di andare a comprare le bombolette spray, con Mariella Scirea e i suoi figli e con Francesca Fioretti e sua figlia Vittoria e poi vada a parlare con gli amici e parenti rimasti delle vittime dello stadio belga.

Noi non sappiamo se il carcere sia la soluzione giusta (essere nato cretino e già una giusta pena) ma una cosa la sappiamo per certo: non dobbiamo dare spazio a queste scene misere.

Bisogna evitare di pubblicare foto, di dare notizie, di di dargli visibilità: solo così questo assurdo fenomeno potrà essere debellato.

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