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Il Boca Juniors chiede di non giocare e pretende la vittoria a tavolino

La finale di coppa Libertadores non s’ha da fare. Dopo le scene di violenza di ieri, i ripetuti rinvii e le trattative serrate tra dirigenti di Boca, River e Conmebol, la dirigenza xeneize punta i piedi e annuncia la volontà di non scendere in campo. La decisione è stata annunciata pochi istanti fa tramite un comunicato ufficiale che riporta il parere di giocatori e staff tecnico oltre alle diagnosi realizzate dai medici nei confronti dei calciatori rimasti feriti ieri nell’attacco contro il pullman che trasportava la squadra al Monumental. Forte del responso fornito dall’oftalmologo che questa mattina ha visitato Pablo Perez, il Boca ha deciso di chiedere la sospensione della sfida e, di conseguenza, l’assegnazione della vittoria a tavolino. Adesso la palla passa alla Conmebol, che deve decidere se accogliere (in toto o parzialmente) il reclamo xeneize o rigettarlo, con possibili, pesanti conseguenze disciplinari per il club gialloblù.

IL RECLAMO — Nonostante il patto firmato ieri tra i presidenti di Boca, River e Conmebol, con il quale le parti in causa assicuravano la volontà di disputare regolarmente la partita, il nuovo controllo realizzato oggi su Pablo Perez ha stravolto i piani. “Il capitano xeneize – secondo quanto recita il referto medico – non è in condizioni di affrontare una partita a causa della riduzione del campo visivo causata dall’ulcera alla cornea diagnosticata in seguito agli incidenti verificatisi ieri”. Di conseguenza, il Boca considera che non vi sia quella “parità di condizioni” citata nel documento firmato ieri e considerata requisito fondamentale e imprescindibile per poter giocare la partita.
POSSIBILI SCENARI — Il reclamo del Boca prevede la possibilità di rinviare ulteriormente la partita, ma allo stesso tempo richiede l’applicazione dell’articolo 18 del regolamento della Conmebol, secondo cui è previsto il k.o. a tavolino del club incapace di garantire il regolare svolgimento dell’evento organizzato. A questo punto bisogna attendere la mossa della Conmebol, che fino a pochi minuti fa ha ribadito l’inizio della partita per le ore 17 (le 21 in Italia). Nel caso la federazione sudamericana rigettasse il reclamo xeneize, il Boca rischia la sconfitta e una pesante squalifica dalle competizioni internazionali.

Giornalista Pubblicista, Direttore Responsabile di Momenti di Calcio. Appassionato di calcio e laureato in Giurisprudenza presso l'Università Roma Tre

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