Julio Velazquez non è più l’allenatore dell’Udinese, al suo posto l’ex Crotone Davide Nicola chiamato all’ardua impresa di risollevare le sorti della formazione friulana. Il tecnico spagnolo paga per tutti, avrebbe meritato ancora fiducia?
Ora è ufficiale, Julio Velazquez non è più l’allenatore dell’Udinese, è costata cara al tecnico spagnolo la sconfitta rimediata a Empoli al termine di una gara in cui anche il pareggio sarebbe stato stretto ai bianconeri friulani.
Un film già visto in casa Udinese, tanti, troppi gli allenatori che in questi ultimi anni si sono alternati sulla panchina bianconera, stagioni altalenanti avare di soddisfazioni per tutti, squadra, tifosi e società. L’ esonero di Velazquez era nell’aria, il misero bottino di un punto in sette partite disputate ha portato la dirigenza friulana alla scelta di puntare su Davide Nicola ex tecnico del Crotone per cercare di dare una svolta a una stagione fino a questo momento fotocopia di quelle degli ultimi anni.
Ma la colpa è solo di Velazquez? E’ risaputo che nel calcio l’allenatore quando le cose vanno male è sempre il primo a pagare per tutti, è la soluzione più semplice e immediata da prendere per cercare di invertire il trend negativo ma se si è arrivati a questa situazione le responsabilità non possono essere attribuite esclusivamente al giovane tecnico spagnolo alla sua prima esperienza nel campionato italiano.
E’ un dato di fatto che l’Udinese sul piano del gioco stava crescendo, le prestazioni offerte dai bianconeri sia contro il Milan che contro l’Empoli sono state certamente positive, il problema è che creare una tale mole di gioco, occasioni su occasioni e non concretizzarle ha portato la squadra friulana a raccogliere molto meno di quanto avrebbe meritato.
Con i “se” e con i “ma” non si va da nessuna parte, nel calcio contano i risultati ma l’impressione generale nell’ambiente friulano è che ancora una volta sia stato l’allenatore a pagare per colpe non solo sue e stavolta c’è pure da aggiungere che lo “sconosciuto” Velazquez era riuscito a conquistare piano piano la fiducia della tifoseria o almeno di una buona parte cercando di proporre un calcio propositivo e con il suo modo di porsi sempre educato e sicuro di sè.
E’ chiaro che per giudicare il lavoro di un allenatore vanno tenuti in considerazione tanti aspetti tra i quali anche la rosa a disposizione e quella dell’Udinese pare buona ma incompleta soprattutto in attacco.
Velazquez avrebbe meritato più tempo per poter portare avanti il suo credo calcistico e la sua mentalità? Nel calcio moderno molto spesso manca la pazienza, contano solo i risultati, ma un ulteriore chance il mister spagnolo l’avrebbe meritata considerando che da qui a fine stagione ci sono ancora moltissimi punti a disposizione.
Ora si riparte da zero, per l’ennesima volta, la classifica dell’Udinese è da allarme rosso e il prossimo avversario si chiama Roma. Ora toccherà a Davide Nicola l’ardua impresa di risollevare una squadra che per un motivo o per l’altro non riesce più a rialzarsi. E’ l’uomo giusto?
Tanti, troppi i dubbi in casa Udinese, l’impressione è che quella società che negli anni passati aveva portato la squadra friulana a livelli mai raggiunti prima regalando grandi soddisfazioni ai propri tifosi, ora sia più che mai in difficoltà e che non abbia ancora compreso i veri problemi di una squadra ora confusa e depressa. Se in queste recenti annate nonostante i frequenti cambi di allenatore le cose non sono migliorate questo significa che gli errori sono stati commessi anche da un altra parte, l’importante è prenderne atto e cercare di migliorare.
In bocca al lupo mister Velazquez, speriamo di rivederti presto nel campionato italiano, con l’augurio di ottenere le soddisfazioni che meriti.
MASSIMO LIVA
