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Conte: “In Inghilterra niente insulti agli arbitri, non come in Italia…”

La differenza tra allenare in Italia e farla all’estero, raccontata da Antonio Conte. Ospite, con Ancelotti, Allegri e tanti altri colleghi, del simposio tecnico organizzato dalla FIGC, l’ex ct ha parlato della sua esperienza: “Ogni allenatore deve essere un bravissimo sarto ed adattare le sue convinzioni con il materiale umano che ha a disposizione. Lo stesso ho fatto al Chelsea modificando il modulo con cui ero partito.

L’atmosfera è stupenda, in Inghilterra la gara è un evento senza insulti e dal grande entusiasmo. La lingua crea difficoltà nel trasmettere le tue emozioni, la cura dei dettagli tipicamente italiana fuori dai nostri confini non c’è.

Devi saper mediare su quello che vorresti e quello che puoi fare. È un processo lungo, ad esempio la loro disponibilità per i raduni e sul l’allenamento nel giorno previsto di Day off”.

Giornalista Pubblicista, Direttore Responsabile di Momenti di Calcio. Appassionato di calcio e laureato in Giurisprudenza presso l'Università Roma Tre

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