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Non svegliate il can che (quasi) dorme

Un inizio di stagione scoppiettante quello della Juventus che,prima della sfida con lo United,era l’unica squadra Europea,di livello si intende,ancora imbattuta assieme al Chelsea.Se però si vuole trovare un neo, è piuttosto evidente la difficoltà dei bianconeri nel trovare il gol con facilità.

Nonostante infatti l’anno scorso la squadra allenata da Max Allegri venisse costantemente criticata per la scarsa fluidità di manovra e per la lentezza in costruzione e produzione di gioco, certo non si poteva dire che non fosse spietata sotto porta e fredda calcolatrice dei momenti propizi. Quante partite piatte,faticose,spesso anche noiose,sono state risolte con due tiri in porta dal Dybala o Higuain di turno? Si trattava a tutti gli effetti di un’anomalia statistica poiché la Juventus 2017/18 fu in grado di segnare addirittura 23 reti in più degli expected goal (ovvero la quantità di gol che una squadra dovrebbe segnare in relazione alle conclusioni tentate); per fare un esempio a marzo 2018 le reti segnate dalla Juventus erano 62, a fronte delle 38.6 che avrebbero dovuto produrre su base statistica. Quest’anno,al contrario,le i gol segnati sono sensibilmente inferiori a quelli attesi (31 contro i 34.50 xG) e il dato può far strano se si considera che in estate il valore offensivo della squadra è schizzato alle stelle grazie all’arrivo di CR7. Ed è proprio quest’ultimo ad aver in un certo senso “pompato” la voce xG essendo il giocatore che prova più tiri in tutta la serie A.

È dunque plausibile pensare che, paradossalmente, il miglior marcatore della Juventus, sia anche il responsabile di un abbassamento della percentuale realizzativa? No,non del tutto. L’ultima partita giocata dai bianconeri ne è una dimostrazione abbastanza lampante con due legni e un gol divorato da Cuadrado. Se per la traversa di Dybala possiamo parlare di sfortuna, non possiamo certo dire lo stesso per il palo di Khedira e l’occasione sciupata malamente dal colombiano, entrambe conclusioni imprecise e poco convinte. È possibile allora che la spiegazione di questo lieve calo, risieda in una condizione psicologica non ancora “affamata”. La Juventus è infatti dall’inizio della stagione che sta correndo in solitaria su tutti i fronti, potendosi così permettere degli errori in più che un anno fa sarebbero potuti costare molto caro; è pertanto plausibile aspettarsi che,con l’intensificarsi degli impegni e delle partite decisive,ci possa essere un nuovo exploit dei bianconeri i quali dovranno ottimizzare al massimo quanto prodotto nei 90 minuti per non incappare in spiacevoli inconvenienti come il 2-1 col Manchester Utd. Molto sarà legato anche al rendimento di Cristiano Ronaldo che,come ormai ci ha abituati,è solito sfoggiare una condizione psicofisica anormale soprattutto da gennaio in poi. Chi vivrà vedrà, nel frattempo provino ad approfittarne le concorrenti.

Fabio Astori

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