Immancabile come ogni lunedì la squadra che si va ad aggiungere all’elenco di chi si lamenta dei torti arbitrali “elettronici”.
Se la settimana scorsa era toccato al Torino e a Mazzarri, stavolta è il turno della Roma che si sente vittima di una doppia ingiustizia.
Scrive il Corriere dello Sport che il problema non è nel numero di rigori contro ricevuti nelle prime 11 giornate di campionato – sono 3, record in Serie A – e nemmeno nel fatto che non ne venga assegnato uno a favore da febbraio (Roma-Benevento 5-2, Defrel, peraltro non decisivo e a tempo scaduto), addirittura 25 partite fa.
Il problema è il Var, che la Roma come società considera uno strumento essenziale a differenza di Di Francesco e che nelle ultime quattro partite giocate dalla Roma non è mai stato utilizzato.
In totale a Trigoria stimano di aver perso 5 punti per colpa di decisioni al limite non aggiustate. E non considerano il gol annullato a Nzonzi contro il Milan, sull’1-1, per un mani visto soltanto dall’occhio elettronico.
Prossimo week end altro giro altra corsa: avanti signori…si sale!
