L’episodio più contestato della giornata si verifica a Firenze con il rigore concesso ai viola non accettato dal Ds della Roma Monchi ma smentito dal suo Capitano Florenzi.
Episodio dubbio che chi ha giocato a pallone e chi stava in campo commenta come Florenzi mentre chi sta in poltrona può affermare che il rigore non c’era,
Vediamo, allora, quanto accaduto con il commento del Corriere dello Sport .
INTER-GENOA 5-0. Arbitro VALERI
Gol di Gagliardini, 1-0 in offside: Biraschi non fa una giocata
GIOCATA?
La rete di Gagliardini, dunque: una cosa è certa, al momento dell’ultimo tocco di Joao Mario, è nettamente oltre tutti i difensori rossoblù. E allora, come hanno fatto (soprattutto Abisso al VAR) a concedere gol buono?
Nella control room hanno considerato il tocco di Biraschi una giocata, che dunque ha rimesso in gioco il centrocampista nerazzurro. Ci vuole un bel pizzico di fantasia, oppure non aver giocato a pallone: Biraschi chiude d’istinto le gambe non certo alla ricerca del pallone, ma perché lo stesso sta per passargli in mezzo alle gambe.
Nessuna fantasiosa giocata di tacco. Tutto questo, però, potrebbe essere opinabile, ed eccoci all’errore: non essendo una posizione di fuorigioco chiara (lancio-giocatore in offside), perché l’arbitro non è andato di persona a verificarlo?
NO GOL
FIORENTINA-ROMA 1-1 arbitro BANTI
Rigore, si discute. Ma non è penalty da… Banti
E’ sul rigore dato alla Fiorentina che gira la partita di Banti, internazionale (ancora per un paio di mesi), il più «inglese» dei nostri direttori di gara. Particolare, questo, che non deve essere dimenticato nell’analisi dell’episodio che ha coinvolto Simeone e Olsen. Su quello e non su altro, perché la partita è sempre stata nelle mani del livornese (sei ammoniti e 32 falli fischiati).
DI FACCIA
Retropassaggio di Ünder (quindi non c’è fuorigioco), Simeone a tu per tu con Olsen, tocca il pallone, cerca di saltare il portiere (e lo fa, a differenza del 99% dei suo colleghi, che avrebbero lasciato la gamba ad arare il terreno), arriva il contatto fra lo scarpino destro dell’attaccante e la faccia di Olsen.
Proprio questo fa sorgere il dubbio. Il portiere della Roma non tocca mai il pallone (forse lo sfiora con il dorso del guanto destro)ma neanche mai l’attaccante se non per quel contatto.
Contatto che (così sgombriamo anche un altro campo) non può richiamare il Var visto che non c’è un chiaro ed evidente errore.
Qualcuno poteva avvertire Monchi?
Torniamo al rigore: c’era? Dal campo probabilmente sì (è conseguenza dell’uscita di Olsen che Simeone cade dopo il contatto), al VAR (si fosse saputo utilizzare) probabilmente no. Di certo non sembra uno di quei penalty che rientrano nelle corde di Banti, la cui soglia del fallo è sempre smisurata.
La Gazzetta dello Sport rileva che al minuto 7O, Fazio con la mano interrompe un rinvio di Pezzella: punizione, ma niente giallo: era già ammonito.
Sul rigore dato ai viola il quotidiano interpreta in maniera diversa: il portiere svedese in uscita bassa tra le gambe del Cholito non tocca il pallone ma neanche l’attaccante, che prosegue la corsa, non fa nulla per saltarlo, e col piede destro impatta il volto del portiere.
La Roma protesta inutilmente e Orsato alla Var non interviene perché, come da nuovo protocollo, non è evidente l’assenza di contatto e, di conseguenza, l’errore arbitrale.
JUVENTUS-CAGLIARI 3-1 arbitro MARIANI
Ok il gol dell’1-0
Un gol buono per millimetri, un tocco di mano che non necessitava l’intervento del VAR per capire che era chiaramente involontario, un tocco di spalla che lascia (in tv) diversi dubbi (Mariani, però, l’ha visto frontale, meglio di tutti i replay proposti). Non ha brillato, Mariani, non sempre al centro della partita. Però non ha commesso errori decisivi e questo è più che sufficiente.
