Dazn è “pronta a collaborare”. Dopo l’apertura dei procedimenti davanti al Garante per le Telecomunicazioni l’emittente via web dice: “Prendiamo atto della comunicazione ricevuta dal Garante, siamo disponibili a collaborare per fornire chiarimenti al riguardo”.
Ivo Tarantino, responsabile relazioni esterne di Altroconsumo, però contrattacca: “Siamo soddisfatti per l’apertura dei procedimenti e restiamo in attesa che l’iter faccia il suo corso. Da subito però i tifosi hanno il diritto di vedere le partite. In vista della terza giornata di campionato, riteniamo che Dazn debba risolvere le limitazioni tecniche della fruizione televisiva e mantenere la promessa del primo mese gratuito. Per le prime due giornate di campionato i consumatori hanno fatto da tester e non hanno potuto vedere le partite: Dazn deve quindi garantire un mese extra gratis per tutti gli abbonati”.
Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori rincara la dose. “E’ assurdo che i tifosi paghino e poi debbano incrociare le dita sperando che la propria squadra giochi nel giorno e nell’orario giusto. Una situazione paradossale ed inaccettabile.
Anche se il peccato originale non è di Sky e dipende dall’avidità della Lega di Serie A che per incassare 973 milioni, ha avuto la bella pensata di dividere in tre pacchetti le partite di calcio, impendendo ad un unico operatore di poterli acquistare tutti. Si tratta comunque di un pasticcio che va risolto al più presto”.
Secondo il “Fatto Quotidiano” Dazn propinerebbe partite differite violando le regole del mercato perché Il gruppo inglese ha vinto la gara senza poter garantire il servizio.
La nuova piattaforma web ha venduto 700mila abbonamenti, afferma il quotidiano, senza fare prima gli investimenti necessari.
E adesso rischia sanzioni.
