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Bonucci, per il perdono della curva sud ci vorrà ancora molto tempo

Tutto come una volta: Leonardo Bonucci è stato il primo a entrare in campo per il riscaldamento, tra gli ultimi a concludere la sessione di tiri, poi attento e puntuale in difesa durante la partita e infine insieme al gruppo a salutare i tifosi dopo la vittoria. Eppure niente è stato come una volta. Perché il vero primo appuntamento di Bonucci in questa sua seconda era juventina era proprio questo. Quasi nessuno a salutarlo al suo arrivo, mentre la Curva Sud aveva già disertato per protesta contro il caro biglietti sia Villar Perosa che la partita con il Chievo. E il verdetto per ora parla chiaro: la Curva non lo ha perdonato. Almeno, non ancora.

CURVA CONTRO – Non è semplice, non sarà semplice per Bonucci fare in modo che tutto torni come una volta. Dalla Curva Sud sono partiti sempre e solo fischi: alla lettura delle formazioni, ad ogni pallone toccato almeno in avvio. Fischi giunti forte e chiaro a destinazione, che fanno male anche se sanno motivare. E se da altri settori ogni fischio è stato coperto con degli applausi, non si possono ignorare anche i cori partiti dalla Sud con destinazione Bonucci: “Mercenari non ne vogliamo”, “Sciacquati la bocca”, “Uomo di m…”. Una situazione per il momento non placata dall’ottima prestazione disputata al fianco di un sontuoso Giorgio Chiellini. La maglia se l’è riconquistata, ma per fare in modo che tutto torni davvero come una volta servirà ancora del tempo a Bonucci.

Giornalista Pubblicista, Direttore Responsabile di Momenti di Calcio. Appassionato di calcio e laureato in Giurisprudenza presso l'Università Roma Tre

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