La sconfitta all’esordio ha sporcato una bell’estate per l’Inter e Spalletti auspica una reazione contro il Torino:
Queste le sue parole principali riportate dà Sportmediaset:” Siamo imbarazzati per la mancanza di certezze mostrata col Sassuolo, ma sappiamo cosa dobbiamo fare in allenamento per migliorare”.
A San Siro arriva il Toro di Mazzarri: “Sarà una partita complicata, ma dobbiamo imparare a vincere in tutti i modi, anche andando oltre le nostre qualità e il nostro gioco”.
– Come cambierà l’Inter rispetto all’esordio contro il Sassuolo?
Bisogna riconoscere le cose fatte bene e quelle meno bene. Vanno confrontate e valutate con tutto lo staff. Noi siamo convinti di aver fatto scelte giuste contro il Sassuolo, però è chiaro che qualcosa non è andato bene e su questo bisogna lavorare. Non so ancora che cambi farò e se ne farò.
– Come sta Nainggolan?
Radja è convocato ma dobbiamo stare attenti. Abbiamo uno staff medico di assoluta qualità e sta valutando l’infortunio e la preparazione. Ci sono dei rischi, valuteremo in corso.
– Qual è il suo pensiero sul Var?
Il mio pensiero è sempre lo stesso. Sono state fatte modifiche e l’obiettivo è di avere più giustizia per tutti. Si accettano le modifiche, conoscendole bene e comportandosi di conseguenza. Su quanto è successo a me sono state dette e scritte cose non vere, ci sarebbe dovuto essere il var anche per quello.
– All’Inter manca un po’ di spirito di battaglia: è un difetto che si può risolvere?
Mi è dispiaciuto mettere in imbarazzo il mondo interista perché durante la partita col Sassuolo ci è mancato un po’ del collaudato e delle certezze che avevamo superato durante la lotta per il quarto posto nello scorso campionato. Il nuovo per funzionare bene deve poggiarsi su certezze dello scorso campionato, altrimenti è complicato. A Reggio Emilia abbiamo messo in discussione le cose che avevamo fatto bene nell’ultimo periodo dell’anno scorso. Sono comunque convinto della serietà dei miei calciatori, sappiamo cosa dobbiamo fare anche in allenamento.
– Come giudica il Torino e che partita si aspetta?
E’ semplice da giudicare, è una squadra che per tradizione gioca col coltello fra i denti e lotterà su ogni pallone. Dovremo essere bravi ad avere una reazione corretta nel contesto della partita e giocare con personalità per cercare la vittoria a tutti i costi, non rinunciando nemmeno un momento a provare a fare gol. Quando non ci riesce col gioco e le qualità bisogna andare oltre.
– Il ko all’esordio ha minato un po’ le sue certezze sulla qualità della squadra o è stata uno schiaffo salutare?
Siamo una squadra forte che ha l’obbligo di fare un campionato importante. Non so se siamo l’anti-Juve, devo preoccuparmi di essere prima l’anti-Roma e l’anti-Napoli vista la differenza di punti e mentalità dello scorso campionato e non solo. Dopo la prima giornata siamo l’anti-nessuno se valutiamo la sfida col Sassuolo. Non ha minato niente comunque, ma bisogna fare meglio.
– E’ deluso da Dalbert?
Ha fatto una partita sottotono come molti altri calciatori a Reggio Emilia. Può fare meglio come ci ha fatto vedere in precampionato, ma deve saper convivere con le tensioni del nostro calcio per trovare un equilibrio e mettere in mostra le qualità. Io credo in lui altrimenti l’avrei voluto cedere.
– Icardi sta cercando di essere più partecipativo nella manovra: c’è il rischio che diventi meno letale in area?
Tutto quello che si fa è per avere più soluzioni possibili. E’ sempre stato un grande bomber e ha delle caratteristiche ben precise che possono essere migliorate.
– Come stanno gli ultimi giocatori arrivati col mercato? E Skriniar?
A parte Nainggolan stanno tutti bene e Skriniar ha recuperato totalmente. Keita si mette a disposizione come tutti, toccherà a me fare le scelte giuste per avere equilibrio durante la partita in una sfida complicata contro il Torino.
