Che cos’hanno in comune spinaci, tonno in scatola, olio e barrette ai cereali? Sono tutti cibi trattati. Generalmente sentiamo parlare di cibi trattati come dannosi per la salute e responsabili di patologie quali l’obesità e il diabete.
Però, come avrete potuto capire dall’esempio, i cibi trattati non sono solo le classiche patatine o i classici biscotti o i famosi cibi da fast food americani.
Questo articolo vi aiuterà a capire le differenze tra cibi trattati e come alcuni di questi possono essere d’aiuto per ottenere una dieta bilanciata e salutare.
Che cos’è il cibo trattato?
Con il termine cibo trattato si intende qualunque cibo sia stato deliberatamente modificato in qualsiasi modo prima della consumazione.
Esempi di lavorazione includono pre-cottura, inscatolamento, surgelamento e cambiamento della composizione nutrizionale (come aggiunta di calcio e vitamina D a latte e succhi).
I cibi trattati possono essere:
- verdure pre-confezionate o noci e mandorle tostate, che sono trattati in modo lieve e per convenienza
- frutta e verdura surgelata, pomodori in scatola e tonno in scatola, che sono trattati per mantenerne le qualità nutrizionali
- sughi in scatola e preparati per torte e dolci, che contengono ingredienti quali dolcificanti, spezie, oli, coloranti e conservanti che vengono aggiunti per dare più sapore
- biscotti, cereali da colazione, insaccati pre-confezionati e cibi pronti, che generalmente sono trattati in modo più significativo
Quali cibi trattati includere nella dieta e come?
Alcuni cibi trattati possono essere utili e convenienti nel preparare pasti salutari.
L’importante è utilizzare cibi che siano lievemente trattati, ovvero quei tutti quei cibi che sono ancora riconoscibili nella loro forma: insalate miste, tonno in scatola, verdure surgelate (E’ indubbiamente preferibile consumare frutta e verdura fresca, tuttavia, pulire e cucinare alcuni tipi di verdure richiede molto tempo. Per questo si può, all’occorrenza, ricorrere a verdure pre-confezionate).
Al contrario, i cibi altamente trattati sono tutti quei cibi che non esistono come tali in natura: patatine, crackers, coca-cola, biscotti, caramelle.
Il miglior modo di capire quali cibi sono più o meno trattati e più o meno salutari è imparare a leggere l’etichetta nutrizionale e la lista degli ingredienti. E’ importante prestare attenzione specialmente agli zuccheri aggiunti, al sodio e ai grassi.
Gli zuccheri aggiunti sono tutti quelli che non sono naturalmente presenti nei cibi. Vengono utilizzati molto frequentemente in gran parte degli alimenti più comuni. I più frequenti sulle etichette sono: destrosio, fruttosio, zucchero grezzo, nettare, miele e zucchero di canna.
E’ opportuno leggere la quantità di sodio presente nei cibi perché, generalmente, i cibi altamente trattati hanno un’alta quantità di sale aggiunto per aiutarne la conservazione. Il sale è uno dei cibi che favorisce l’ipertensione, pertanto non è bene consumarne in maniera eccessiva.
Anche i grassi aggiunti aiutano a far sì che i cibi abbiano una lunga conservazione, aggiungendo sapore e gusto. Tuttavia, un eccessivo consumo di grassi favorisce la creazione di colesterolo. Pertanto, è importante prestare attenzione al valore dei grassi aggiunti nei cibi.
I cibi trattati sono presenti nelle nostre diete e nelle nostre vite frenetiche. Frutta e verdura pre-confezionata o surgelata non sono il vero problema e possono essere utilizzate per convenienza. E’ importante fare attenzione ai cibi con alto livello di zuccheri, sale e grassi aggiunti. Sono questi, infatti, i cibi la cui assunzione deve essere limitata.
