Il ritorno in Serie A della provinciale che è diventata grandissima in patria e in Europa, per poi crollare sotto i colpi del fallimento, non interessa solo chi in Italia era ormai abituato a vedere campioni in maglia gialloblu rendere affascinante il nostro campionato.
A rendere omaggio ai Crociati arrivano anche dall’estero e per la prima al Tardini contro l’Udinese la presenza della stampa è quella dei bei tempi andati.
Al punto che persino una testata come il New York Times ha deciso di mandare in Emilia inviato e fotografo per testimoniare il ritorno del Parma tra le grandi del calcio tricolore.
Il giornalista statunitense è addirittura arrivato con qualche giorno d’anticipo per un vero e proprio reportage, che lo ha portato ad incontrare il presidente dei Parma Club, ma anche semplici tifosi che hanno raccontato allo…straniero cosa è significato assistere prima alla gloria dei tempi dei Tanzi e poi al viaggio nell’inferno calcistico dopo il fallimento arrivato nel 2015. Il tutto condito da immagini della cittadina ducale e del museo del Tardini.
E dopo una full immersion nello spirito che aleggia attorno al nuovo Parma, il giudizio che arriva (anzi…passa) dagli Stati Uniti è molto positivo. “C’è un senso d’ordine, tutto sembra di nuovo tornato al suo posto e pare che le cose, finalmente, siano di nuovo com’erano una volta. Ma per molti ciò che conta di più e ciò che è alla base della gioia ad essere cambiato“.
L’articolo del NY Times sottolinea infatti la maggiore connessione del “nuovo” Parma con la città.
Un senso di riconoscimento tra squadra e ambiente che caratterizzerà il ritorno dei gialloblù in Serie A. Come dimostrano i trofei, di nuovo al loro posto nel museo. “Li hanno comprati imprenditori locali quando tutto è andato all’asta. E li hanno restituiti al legittimo proprietario“.
Proprio come il Parma ha fatto con la Serie A.
Fonte il posticipo.it
