Al Milan, questa estate non è mancato nulla: prima la squalifica dalle competizioni europee, l’uscita di scena della proprietà cinese e l’avvento di Elliott con nuovi dirigenti, poi il Tas con la riammissione in Europa e infine Leonardo che piazza colpi galattici con Higuain, Caldara, Castillejo, Laxalt etc.
In tanti si sono chiesti: come ha fatto Leonardo a fare questi colpi di mercato nonostante sia sotto la scure della Uefa?
La Gazzetta dello Sport ha fatto luce sulla questione e la risposta, in breve, è che il Milan non è (ancora) sotto sanzioni relative al Fair Play Finanziario.
Non essendo ancora disponibili le motivazioni complete con cui il TAS ha ribaltato le richieste iniziali dell’Uefa di esclusione dall’Europa, la stessa Federazione Europea non può procedere con le nuove sanzioni che colpiranno il club rossonero.
Che, dal canto suo, non ha colpe: si trova in mezzo, un impasse nel quale Leonardo ed Elliott sono stati bravi a farsi trovare pronti con prestiti e diritti di riscatto.
Fino a quando il Milan non saprà a quali limitazioni del Fair Play Finanziario dovrà andare incontro, di fatto potrà fare quello che vuole ma questo non significa che farà quello che vuole perché, quando le sanzioni arriveranno, maggiore sarà il “rosso” accumulato in questa sessione e più difficile sarà rientrare nei paletti del FPF, pur se spalmato in diversi anni.
Intanto, come riporta La Gazzetta, alcuni club che hanno già ricevuto limitazioni e sanzioni sarebbero infastiditi da questa situazione nella quale, però, Milan e Uefa possono fare poco.
