Su Facebook e in Rete la poesia in dialetto genovese diventa un simbolo. «Crolla un ponte, crolla una strada, ma Genova domani sarai ancora più bella»
Riportiamo dal Corriere della Sera: Tutto crolla tranne noi. Genova, tornerai più bella». Una poesia, in dialetto genovese, per raccontare la tragedia, e la voglia di rialzarsi. Virale su Facebook, l’autore è anonimo ma viene ripostata in Rete da genovesi e non solo. Un messaggio di coraggio e speranza.
La poesia accompagnata da un’immagine, due tifosi del Genoa e della Sampdoria uno accanto all’altro, le braccia allungate a unire le due parti del ponte crollato.
Ed ecco il testo:
«Crolla un ponte,
Crolla una strada,
Crollano i nervi di chi,
Consapevolmente,
Pensa: Avrei potuto essere li.
Crolla una città,
Ora più isolata,
Crolla la sua economia,
Fragile ed insicura.
Crolla la fede Nel cielo,
Nel destino, Nella vita.
Crollano le braccia
Di chi sta spalando,
Crolla, pesante, Lo sconforto Sulle nostre spalle.
Tutto crolla, Tranne noi.
Gente dura, Inospitale, Musoni e Testardi.
Per chi non ci conosce. Lavoratori, Camalli,
Portuali, Carbonai. Artigiani,
Banchieri, Capitani e Marinai.
Agricoltori sulle rocce.
Superbi, Orgogliosi.
Fieri. Insiste, Inutilmente,
Il cielo Sulla nostra città. Che da acqua, Fango, Macerie e Bombe,
Ne è sempre uscita. E allora che cominci, Genova, Domani sarai ancor più bella».
Su Facebook pubblicata anche in dialetto genovese, è diventata il simbolo della voglia della città di rialzarsi dopo la tragedia del ponte Morandi.
