Sono almeno 22 le vittime, tra cui un bambino, del crollo del ponte autostradale Morandi sul torrente Polcevera.
Il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli riferisce che i feriti sono 13, di cui 5 in codice rosso e 4 in codice giallo. «Al momento del crollo transitavano 30-35 autovetture e tre mezzi pesanti” ha aggiunto Borrelli.
I soccorritori hanno trovato diversi mezzi schiacciati sotto le macerie con persone morte all’interno.
ALMENO DIECI DISPERSI – Sono almeno una decina i dispersi che i soccorritori stanno cercando tra le macerie dopo il crollo del ponte. E’ quanto si apprende dalle forze dell’ordine e dai vigili del fuoco sul posto. Il dato è confermato anche da fonti della prefettura.
I FERITI – Sono arrivati all’ospedale Villa Scassi di Genova sette persone ferite gravi nel crollo del ponte Morando a Genova. “Ci sono quattro codici rossi politraumatizzati e traumatizzati cranici e alla colonna vertebrale tre soggetti soggetti fratturati – ha detto il direttore generale Asl 3 Carlo Bottaro -. In più ci sono traumatizzati psichici, cioè donne e bambini che hanno assistito al crollo del ponte”. E’ stato allestito, per questi pazienti, un’unità psicologica e psichiatrica ad hoc.
SINDACO – «La città non è in ginocchio, saprà reagire». Lo ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci al termine della riunione in protezione civile sul crollo del ponte Morando. «La città saprà continuare suo percorso di crescita», ha detto Bucci che ha ringraziato «i molti Comuni e aziende italiani che si sono resi disponibili aiutarci».
PRINCIPALE SNODO DI GENOVA – Il viadotto crollato collega l’autostrada A10 con il casello di Genova Ovest, da dove si raggiungono il porto commerciale e i terminal dei traghetti per le isole e per le crociere. Il ponte è uno degli snodi principali del capoluogo ligure. Collega infatti la A10, che arriva a Genova dalla Francia e dalla riviera di Ponente, anche con la A7 per Milano. Proprio in virtù di ciò il ponte è spesso interessato da un traffico sostenuto.
ABITAZIONI – Le immagini aeree riprese dai vigili del fuoco confermano che le campate del ponte Morandi crollate al suolo a Genova hanno investito in prevalenza l’area del torrente Polcevera e la ferrovia, colpendo, tra gli edifici sottostanti, il centro Amiu e un’altra palazzina. Sono rimaste in piedi, invece, le campate laterali del viadotto che sovrastano, oltre ad Ansaldo Energia, almeno quattro grandi condomini con decine e decine di appartamenti.
IL REPORT AUTOSTRADE – Il tratto autostradale A10 a Genova e l’innesto sull’autostrada per Serravalle producono “quotidianamente, nelle ore di punta, code di autoveicoli ed il volume raggiunto dal traffico provoca un intenso degrado della struttura del viadotto ‘Morandi’, in quanto sottoposta ad ingenti sollecitazioni. Il viadotto è quindi da anni oggetto di una manutenzione continua”. Lo si legge in una relazione di Autostrade per l’Italia del maggio 2011 sull’adeguamento del sistema A7-A10-A12.
LA REAZIONE DI SAMPDORIA E GENOVA – Tramite i propri profili social, Sampdoria e Genova hanno espresso tutto il dolore per il crollo.
