Entro il 6 luglio Li Yonghong dovrà restituire a Elliott i 32 milioni di euro di aumento del capitale sociale: se non riuscisse a estinguere il debito, il fondo di Paul Singer subentrerebbe alla guida del Milan.
Intanto, secondo quanto riferisce Milano Finanza, ci sarebbe una ragione alla base della mancata cessione del club di via Aldo Rossi nonostante il pressing del magnate italo-americano Rocco Commisso che ha perso la pazienza nei confronti dell’attuale presidente rossonero.
Riprende l’argomento Premium Sport secondo il quale non ci sarebbe la richiesta, da parte di Mister Li, di una somma cash o di una percentuale del 25-30% di quote di minoranza da mantenere alla base dell’impasse.
Il broker cinese vorrebbe infatti che nel contratto di vendita fosse inserita l’opzione della non diluizione futura della sua quota residua, anche in caso di nuovi aumenti di capitale che la società delibererà nei prossimi anni.
Del resto nel suo comunicato Rocco Commisso lo aveva scritto apertamente: “Sembra che l’attuale proprietario non sia disposto a concludere il deal a condizioni accettabili in modo tempestivo”
Secondo altre fonti però una richiesta di questo genere sarebbe la prassi e solitamente viene accolta dall’azionista di maggioranza.
