Periodo estivo davvero travagliato per la nostra Serie A, dove anche il Chievo Verona sta avendo degli enormi problemi dal punto di vista societario. Il club del presidente Campedelli, infatti, è stato ufficialmente deferito a causa di una lunga serie di plusvalenze fittizie che riguardavano soprattutto il settore giovanile clivense ed il Cesena. Per i veneti adesso lo spauracchio di una retrocessione in Serie B appare tutto fuorché una possibilità remota.
L’accusa, infatti, è quella di aver tesserato un numero molto elevato di giocatori la cui valutazione è stata “gonfiata” a dismisura, indicando un corrispettivo superiore al valore reale del giocatore; queste manovre, secondo la Procura federale della Figc, avevano come obiettivo quello di creare, appunto, plusvalenza fittizie e, si legge nella nota ufficiale, “immobilizzazioni immateriali di valore superiore al massimo dalle norme che regolano i bilanci delle società capitali”.
In questo modo, sempre secondo la Procura, i bilanci risultavano in attivo e “sani”, ma in realtà il patrimonio netto sia del Chievo sia del Cesena era decisamente inferiore rispetto a quanto trapelava dalle carte. Grazie a queste manovre, infatti, entrambe le squadre hanno potuto, nelle stagioni 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018, iscriversi ai rispettivi campionati.
La dirigenza gialloblu si è definita, in un comunicato stampa, totalmente estranea ai fatti ed alle accuse ricevute, dal momento che ha agito, secondo quanto riportato da itasportpress, nel pieno rispetto delle norme federali vigenti. Allo stesso tempo, però, la società Chievo ha espresso piena fiducia nel lavoro della magistratura.
Lo spauracchio retrocessione, allora, è una possibilità da prendere in considerazione ed in tal senso il Crotone del presidente Gianni Vrenna rimane alla finestra: i calabresi, tornati in cadetteria dopo due anni nella massima serie, osserveranno a debita distanza tutta questa situazione. Il ripescaggio, infatti, è un’ipotesi a cui bisogna arrivare preparati.
Oltre al Parma, quindi, anche il Chievo teme per il proprio futuro, così come in Serie B Foggia e Cesena, ormai, possono considerarsi ormai out dalla cadetteria. Per i primi la Procura aveva chiesto la retrocessione in Serie C a causa di una lunga serie di violazioni legate all’utilizzo di denaro derivato da attività di evasione fiscale.
Per i romagnoli, invece, il fallimento sembra essere dietro l’angolo: la ristrutturazione del debito sembrerebbe, in questo momento, una strada davvero difficile da percorrere, con l’iscrizione al prossimo campionato a serio, serissimo rischio.
Da Supernews

Giornalista Pubblicista, Direttore Responsabile di Momenti di Calcio. Appassionato di calcio e laureato in Giurisprudenza presso l’Università Roma Tre
