Cominciata l’udienza a Nyon dopo il mancato rispetto del Fair Play. Per convincere i giudici si farà leva su trasparenza dei conti e supporto del fondo Elliott.
Il Milan gioca a Nyon la prtita più difficile dell’anno.
L’a.d. Marco Fassone, la Chief Financial Officer Valentina Montanari e gli avvocati Andrea Aiello e Roberto Cappelli, responsabile del pool di legali incaricato di argomentare la difesa milanista avranno il compito arduo di convincere i cinque giudici della camera investigativa del CFBC, l’organo di controllo finanziario dei club che il Milan è a posto con la normativa europea.
Parlerà per primo il relatore dell’Uefa e poi seguirà l’esposizione della memoria difensiva del Milan.
I rossoneri hanno poche possibilità visti i due precedenti verdetti negativi e, anche per questo, continua a filtrare un netto pessimismo sul verdetto che verrà emesso tra giovedì e venerdì.
In entrambi i casi precedenti l’Uefa aveva evidenziato come il problema non era tanto Yonghong Li bensì perché la precedente proprietàaveva violato i paletti del Financial Fair Play.
