editoriali
Parma, vietato sognare in grande: l’obiettivo sarà la salvezza
Il presidente cinese Jiang Lizhang ha tracciato la linea dell’orizzonte per il suo Parma: nessuna spesa folle, nessun investimento che non abbia preventivamente una copertura finanziaria, nessun passo più lungo della gamba.
Come descrive Gazzetta.it, un solo obiettivo: operazione salvezza, e niente illusioni.
“La nostra prima missione – ha detto davanti ai tifosi riuniti allo stadio Tardini – sarà conservare a ogni costo la partecipazione al massimo campionato. Per farlo servirà rafforzare la squadra, ma sempre con razionalità”.
Traduzione :scendete dalle nuvole, ci sarà da soffrire ancora perché dalla Cina non arriveranno grandi risorse economiche.
Nei giorni scorsi, prima di rientrare a Shanghai, il presidente Lizhang ha riunito i suoi collaboratori negli uffici di Collecchio e ha spiegato quale dovrà essere la strategia.
Il direttore sportivo Daniele Faggiano è al lavoro. E Antonio Cordon, dirigente spagnolo a capo del gruppo Desports, del quale fanno parte anche il Granada (Spagna), il Tondela (Portogallo) e il Chongqing Lifan (Cina), segue con attenzione tutti i movimenti.
Da poco Lizhang ha creato la Hope Group, società che riunisce tutti i suoi club in un’unica struttura: l’obiettivo è quello di creare sinergie tra queste squadre, sia a livello sportivo che a livello economico-finanziario, e per sinergie s’intendono scambi di giocatori, condivisione d’informazioni, stretto rapporto di “fratellanza”.
E’ questo il sentiero tracciato dall’imprenditore cinese che punta a mettere giù solide fondamenta prima d’iniziare la costruzione del palazzo.
Facendo un rapido conto il Parma avrà in cassaforte un bottino di circa 45 milioni di euro, una cifra derivante dai diritti televisivi, dagli sponsor e dalla campagna abbonamenti.
Con questi soldi si dovrà fare il mercato per la prossima stagione. Il d.s. Faggiano è da tempo in contatto con i grandi club per cercare di strappare loro qualche giovane promettente.
Il progetto è quello di mettere insieme qualche talento interessante, che magari non troverebbe spazio in una piazza importante, con elementi esperti e già abituati alla categoria.
Il mercato è ancora lungo, e le sorprese non sono mai finite.