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Finale Champions League: aggrediti tifosi del Liverpool a Kiev

In attesa di conoscere le decisioni della Uefa sui fatti di Liverpool-Roma dove un tifoso dei Reds è rimasto gravemente ferito in seguito ad alcuni scontri nel prepartita e due ultras della Roma sono ancora in carcere, in un altro grave episodio di violenza è rimasto coinvolto nella notte di giovedì un gruppo di fans del Liverpool, giunti a Kiev per seguire la finale di sabato contro il Real Madrid.

Secondo alcune testimonianze – come riporta il Corrieredello sport.it – la polizia avrebbe fermato due responsabili.

I tifosi dei Reds erano a cena in un locale del centro quando improvvisamente – riporta il Daily Mirror con tanto di testimonianza fotografica – sono stati attaccati da un gruppo di 20 persone con il volto travisato, presumibilmente ultras locali appartenenti alle frange violente della tifoseria della Dinamo Kiev. I teppisti ucraini hanno lanciato sedie e picchiato e ferito gli inglesi per poi dileguarsi nella notte.

Il pericolo violenza che arriva dall’Est Europa non va sottovalutato.

L’opinione pubblica ha ancora negli occhi le immagini degli scontri di Marsiglia durante lo scorso Campionato europeo, quando bande di hooligans russi si scontrarono per le strade della città contro i tifosi inglesi.

Chi sono e cosa vogliono gli ultras dell’est? Russia, ma anche Ucraina, Polonia e Ungheria negli ultimi anni hanno registrato la preoccupante crescita di questo fenomeno.

Bande di giovani, con il culto della boxe, dell’MMA e nella maggior parte dei casi vicini a un’ideologia estremista, si sono organizzate in maniera paramilitare e hanno preso il controllo delle principali curve.

Nell’ultima partita di Europa League tra Dinamo Kiev e Lazio, ai tifosi italiani è stata addirittura vietata la trasferta a causa della delicata situazione internazionale.

In previsione dell’evento, infatti, i servizi segreti russi tengono le tifoserie sotto stretta sorveglianza e l’accesso agli stadi sarà interdetto ai più violenti.

Il problema è che, come nel fatto di Kiev appena accaduto, non basta allontanare i facinorosi dagli stadi, perché la violenza si è spostata in strada e nelle zone limitrofe agli eventi sportivi.

 

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