Ennesima stagione chiusa davanti a tutti. La 7 volta di fila, la 36esima della storia. Alla fine il campionato lo vince sempre la squadra più forte e anche quest’anno è lei. Manca solo la ciliegina sulla torta: la Coppa dalle grandi orecchie.
Ormai vedere i bianconeri festeggiare è diventata una abitudine. Questa volta però lo champagne è stato aperto al termine di un testa a testa emozionante col Napoli, che aveva sognato lo storico sorpasso. VOTO: 9+
BUFFON voto 8 Si dice che anche le storie d’amore più grandi finiscano. Sì perchè quella tra Buffon e la Juve è stata una lunga storia d’amore, che ha portato un Campione del Mondo a giocare in Serie B. Ora è finita festeggiando il 20esimo trofeo bianconero. Lacrime e applausi, col rimpianto della notte di Madrid.
SZCZESNY voto 7 La stagione del passaggio di consegne doveva essere e così è stato. Dal prossimo anno avrà il compito di raccogliere una eredità pesantissima, intanto si è fatto trovare sempre pronto sia in campionato che nelle coppe.
PINSOGLIO Sv Il terzo portiere ha sempre un ruolo particolare, più importante nello spogliatoio che in campo. Allegri ha speso ottime parole per lui proprio sotto questo aspetto. Un impegno ricompensato con gli ultimi minuti della stagione.
CHIELLINI voto 9 Dopo la partenza di Bonucci e con un Barzagli non sempre al top della condizione, Giorgio si è caricato la squadra sulle spalle. Se la Juve è ancora la miglior difesa d’Italia pur senza la BBC il merito è tutto suo e della sua stagione praticamente perfetta. Pronto per raccogliere la fascia lasciata da Buffon.
BENATIA voto 8 E’ tornato il difensore voluto da mezza Europa. Rendimento altissimo e costante. Sul voto finale influiscono due errori pesanti come quello del Bernabeu e contro il Napoli (alla fine senza conseguenze). Per scusarsi vince da solo una finale di Coppa Italia.
BARZAGLI voto 7 No, non è fatto di ferro come tutti pensavamo. Il tempo passa anche per lui, costretto a gestire le forze a 37 anni. Dopo anni da miglior centrale d’Italia è diventato una ottima seconda scelta. L’autogol di San Siro sembrava una triste resa, ma le apparenze ingannano.
LICHTSTEINER voto 7 Sette stagioni con sette scudetti non sono un caso. Il suo contributo sulla fascia è sempre stato prezioso, anche se spesso poco evidenziato. Un incrocio tra un treno e un guerriero, il primo gol della storia allo Stadium porta la sua firma. Ha la sfortuna di far coincidere l’addio con quello di Capitan Gigi.
ALEXSANDRO voto 6,5 Le aspettative sono state deluse. Nella sua metà campo è stato il fratello scarso del giocatore devastante visto lo scorso anno. Non bisogna sottovalutare però il contributo offensivo con 4 gol e 6 assist. La sensazione è che con l’offerta adeguata possa partire.
ASAMOAH voto 6.5 Un altro addio, dopo 6 anni ed altrettanti scudetti. Ha creato tantissimi dubbi ad Allegri, tornando freccia costante ed affidabile. Si è alternato con Sandro senza farlo rimpiangere e meritandosi un rinnovo che ha rifiutato. I tifosi in una giornata piena hanno trovato il tempo per applaudirlo.
RUGANI voto 6,5 Probabilmente non sarà il futuro della Juve come molti credevano. Da comprimario però ha sempre fatto il suo. Titolare nel finale di stagione (anche causa infortunio di Chiellini) in 7 delle ultime 8 partite: nessuna sconfitta.
DE SCIGLIO voto 6 L’errore all’esordio in bianconero ancora se lo ricordano tutti. Poteva essere un macigno invece la stagione è continuata in crescendo. La fascia destra è la prima zona dove la Juve deve migliorare, ma con lui in campo in A non sono arrivati gol su azione.
HOWEDES Sv Oggetto misterioso per tutta la stagione. Tre partite in 9 mesi sono troppo poche per essere giudicate, ma la soddisfazione di firmare una rete se l’è tolta.
PJANIC voto 8.5 Se gira lui gira tutta la squadra. Con le chiavi del centrocampo in tasca, il bosniaco detta i ritmi della sinfonia bianconera. Batte le punizioni come fossero calci di rigori. Dal suo piede arrivano 14 assist vincenti per i compagni. Senza quella squalifica nella semifinale di andata col Real Madrid chissà come sarebbe andata a finire.
KHEDIRA voto 8.5 Si inserisce come una spina nel fianco delle squadre avversarie. Accelera quando serve, nel frattempo dà ordine ed equilibrio. Segna come un attaccante (9 gol, dietro solo a Pipita e Dybala) e non patisce i soliti acciacchi fisici.
MATUIDI voto 8 Recuperatore di pallone infaticabile, corre anche per i compagni di reparto. Titolarissimo, nell’ombra fa il prezioso lavoro sporco senza il quale è impossibile alzare i trofei.
CUADRADO voto 7 Tre mesi fuori per una terribile pubalgia non sono riusciti a rovinare la sua stagione. Il solito spacca partite che salta sempre l’uomo e fa gol decisivi, anche entrando dalla panchina. La fascia destra è territorio suo, usato anche arretrato da terzino.
BERNARDESCHI voto 7 Quando il ginocchio glielo ha permesso è stato un’arma importante per Allegri. Ha retto il grande salto in una big con 6 assist e 4 gol, due dei quali pesantissimi a Firenze (!) e Cagliari. Pronto alla consacrazione il prossimo anno.
BENTANCUR voto 6 Il talento e la personalità non gli mancano. Allegri gli concede da subito una fiducia smisurata (esordio da titolare al Camp Nou) che non viene ripagata. Dopo i primi mesi viene accantonato. I margini di crescita sono enormi e la Juve ha tutta l’intenzione di vederlo fiorire.
MARCHISIO voto 6 Una stagione ai margini per uno juventino doc come lui. Scelte tecniche ed infortuni si combinano nel peggiore dei modi. La mentalità del vincente, però, si vede nei momenti difficili: zero polemiche e pronto a dare una mano. La consolazione è che con lui in campo la Juventus non conosce sconfitta.
STURARO voto 6 L’arma da usare in caso di emergenza. Usato anche come terzino, è sempre pronto a lottare senza risparmiarsi mai. Sarebbe ingiusto negargli la sufficienza.
HIGUAIN voto 8.5 Chiudere sotto i 20 gol per lui è insolito. I gol però non vanno contati bensì pesati. Contro Milan, Inter e Napoli (!) vince i big match da solo: lui sì che sposta gli equilibri. Oltre a segnare fa un lavoro importantissimo per tutta la squadra, arretrando spesso la posizione di molti metri.
DOUGLAS COSTA voto 8.5 Esplosività, velocità e tecnica. Quando decide di partire non lo ferma nessuno, nè con le buone nè con le cattive. Una prima parte di stagione di adattamento e una seconda parte da arma fondamentale. Non segna spesso, ma fa segnare tantissimo gli altri (13 assist in A, record). Un lusso per il nostro campionato.
DYBALA voto 8 Un inizio di stagione pazzesco lo circonda di aspettative e paragoni pesanti. Non mantiene sempre il suo livello e vede anche la panchina, prima di andare in infermeria. La classe ed il talento non sono in discussione ed il gol alla Lazio nel finale vale mezzo scudetto.
MANDZUKIC voto 8 Amatissimo dai tifosi per il suo innato spirito combattivo. Come l’anno scorso gli viene chiesto enorme sacrificio e lui non si tira indietro. Mai in vita sua aveva segnato così poco (prima di incontrare Allegri, però, era una punta classica senza compiti difensivi) ma quando la posta in palio è alta come al Bernabeu lui mette sempre la firma.
All. ALLEGRI voto 9 Alzi la mano chi 4 anni fa pensava che Max potesse fare meglio di Conte. Un misto di genialità ed umiltà gli hanno permesso di reinventare mille volte la sua Juve, al netto delle partenze e degli infortuni, sia durante le stagioni che durante le partite. I suoi cambi risultano sempre decisivi. Secondo lui il merito è dei ragazzi, ma non è proprio cosi… Nessuno in Italia come lui.
