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editoriali

Simone Inzaghi, quando 89 gol servono solo….. per arrivare 5°!!

La Lazio  si è resa protagonista di una bella stagione, sia in campionato che in Europa League : bel gioco, tanti gol, tante prestazioni brillanti, calciatori valorizzati all’estremo ma alla fine è rimasta con un palmo di naso.

La partitaccia di Salisburgo l’ha estromessa malamente dalla Coppa europea mentre ieri – pur avendo dominato e sprecato tante occasioni contro una modestissima Inter – ha trovato il modo di perdere 3-2 e, insieme alla partita, perdere anche l’accesso alla prossima Champions League.

Inzaghi sbaglia clamorosamente il cambio di Immobile con la partita in parità inserendo Lukaku, un difensore, arretrando paurosamente il baricentro della squadra e consentendo all’Inter l’arrembaggio finale che gli ha consentito di segnare i due gol decisivi.

Qui sale sul banco degli imputati Simone Inzaghi.

Inzaghi, perchè quel cambio? perchè quel cambio quando sai che la tua difesa è la 9° del campionato con 49 gol subiti e che difficilmente – e infatti non lo ha fatto – avrebbe retto l’urto finale di Icardi, Perisic  & C.?

Nel post partita il tecnico ha provato a spiegare il suo pensiero ma la spiegazione è stata peggio del dubbio.

L’allenatore laziale ha detto che Immobile – entrato in campo in condizioni precarie – non ne aveva più e quindi il cambio è stato forzato perchè Caceido si stava scaldando e lo avrebbe inserito per Anderson o Lulic che era ammonito.

Allora la domanda è: perchè far giocare Immobile dal primo minuto se non stava bene?

Un giocatore con le sue caratteristiche e con l’infortunio non ancora interamente smaltito certamente andava semmai inserito a 20 minuti dalla fine quando la squadra avversaria era stanca…

Ingenuità ed inesperienza del tecnico laziale il cui confronto con Spalletti – intuizione geniale far entrare Ranocchia che ha preso tutte le palle alte sia in attacco che in difesa – questa volta è stato impietoso.

Ancor più ingenuo il tecnico laziale quando in sala stampa ha ribadito ancora che “non perdevamo da 11 partite….siamo il miglior attacco del campionato….”

Cose vere entrambe ma non aver perso a Crotone non è un merito, anzi… li, non perdendo, ha perso la qualificazione Champions!

Segnare 89 gol e arrivare 5° in campionato con 49 gol subiti non è un merito del tecnico ma sinonimo di una squadra sbilanciata in avanti e senza alcun equilibrio tattico.

La Lazio di Inzaghi ricorda più o meno la Lazio di Zeman, ma quest’ultima era molto più spettacolare perchè aveva più campioni.

Zeman è stato sempre crocifisso anche dai suoi stessi tifosi laziali per questo: Inzaghi, invece,sempre esaltato ma ilperchè della differenza di trattamento col boemo rimane  un mistero.

Inzaghi – che è stato un ottimo centravanti – dovrebbe sapere che in Italia con 50 gol stagionali al passivo non si vince niente.

La Juventus, tanto per fare un esempio, ne ha segnati 86 ma ne ha subiti solo 24.

Il Napoli ne ha segnati 77 e subiti solo 29; la Roma ne ha subiti 28 e cosi via…

Dalla sua, però il tecnico piacentino ha la giovane età e tutto il tempo per evitare di diventare il novello Zeman dei tempi moderni.

La prossima stagione dovrà cercare l’equilibrio tattico e una maggiore compattezza di squadra.

Per ora si dovrà accontentare degli attestati di stima ma…rigiocare – e speriamo con miglior fortuna – l’Europa League.

 

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