Connect with us

calcio estero

Il Regno Unito non rinnova il visto ad Abramovich. Chelsea in vendita?

Da più di un mese il Regno Unito non ha ancora rinnovato il visto da investirore del presidente del Chelsea, “esiliato” dunque nella sua Russia. Una situazione figlia delle tensioni geopolitiche tra i due Paesi, ma anche apre a scenari interessanti per il club e il suo futuro. Dalla proprierà alla costruzione del nuovo Stamford Bridge fino ad Antonio Conte, che a questo punto dovrebbe rimanere.

Una notizia politica scuote gli scenari futuri di un grande club europeo. Ed è quella passata quasi in sordina in queste ore in Italia: il Regno Unito non ha rinnovato il visto di Roman Abramovich, presidente del Chelsea.

Il visto dell’oligarca russo è scaduto da più di un mese, ma le tensioni geopolitiche tra Russia e Gran Bretagna stanno evidentemente influendo sul futuro dello stesso Abramovich.

Da sempre connesso a doppio filo con il presidente russo Putin quella di Abramovich può diventare una storia interessante per gli sviluppi a brevi termine del Chelsea.

Abramovich aveva infatti spostato da tempo buonissima parte dei suoi averi in Regno Unito, con l’investimento sul Chelsea che era parso come una sorta di assicurazione proprio per evitare problemi “geopolitici” di questo tipo. Da questo punto di vista i circa 500 milioni di sterline di investimento per la ricostruzione di Stamford Bridge erano un altro punto “a favore” di Abramovich e della sua permanenza in Gran Bretagna, ma evidentemente le carte in tavola sono davvero cambiate.

Abramovich infatti è da settimane rientrato in Russia proprio dopo la scadenza del suo visto; e non ha chiaramente nemmeno partecipato alla finale di FA Cup di sabato vinta dal suo Chelsea sul Manchester United per 1-0.

Dall’Inghilterra non arrivano altre indicazioni a riguardo, ma una figura vicino ad Abramovich – da sempre restio a microfoni e telecamere, oltre che a dichiarazioni ufficiali – ha fatto sapere che il visto da investitore non è stato ufficialmente negato, ma che c’è un inaspettato ritardo su cui non sono state fornite spiegazioni.

Potrebbe essere l’inizio della fine dell’era Abramovich al Chelsea? E questo nonostante gli investimenti in ottica nuovo Stamford Brdige?

Domande legittime a cui si troverà una risposta solo dopo la risoluzione, in un caso o nell’altro, di questa situazione. Ma mentre Abramovich rimane in ‘esilio’ russo, si congela inevitabilmente anche la posizione di Antonio Conte. Con ancora un anno di contratto il tecnico italiano a questo punto rimane la prima scelta per i Blues. Investireste voi in un nuovo manager e su un nuovo progetto a lungo termine se per il Paese di cui possedete una squadra vi nega il visto per poterci entrare?

Giornalista Pubblicista, Direttore Responsabile di Momenti di Calcio. Appassionato di calcio e laureato in Giurisprudenza presso l'Università Roma Tre

Click to comment

Rispondi

Serie A


Seguici su Facebook!

RSS Brevi Sport

Collabora con noi

RSS Dal mondo

More in calcio estero