

Tutti i numeri di un portiere che in questa prima stagione da titolare ha reso come un attaccante: la Roma per costruire una squadra vincente deve ripartire dal brasiliano.
Una grande squadra deve avere un grande attaccante in grado di segnare tanto, ma la Roma quest’anno ha dimostrato come sia fondamentale anche avere un grandissimo portiere.
Parliamo ovviamente di Alisson Becker, vera “sorpresa” di questa stagione, anche se definirlo sorpresa è francamente esagerato: il brasiliano infatti quando arrivò alla Roma nell’estate 2016 era già il portiere titolare del Brasile e dell’ Internacional di Porto Alegre, una delle squadre più importanti e titolate del Sud America.
Spalletti all’epoca decise di dare la maglia da titolare a Szczesny, relegando Alisson a portiere di Coppa Italia e Europa League, ma in questa stagione con Di Francesco in panchina il brasiliano è letteralmente esploso.
Con lo 0-0 di domenica sera contro la Juventus, sono ben 17 i “clean sheet” in campionato per Alisson, praticamente quasi un girone intero; il conto delle partite terminate a porta inviolata sale addirittura a 22 se si includono anche le 5 gare di Champions League in cui la Roma non ha subito gol.
Numeri questi che si tramutano facilmente in punti pesanti che i giallorossi hanno accumulato grazie al portiere brasiliano, divenuto ormai anche un leader per la squadra. Scontato sottolineare come Monchi debba necessariamente respingere ogni assalto di mercato quest’estate per garantire alla Roma continuità e un portiere da un valore difficilmente sostituibile.
Filippo D’Orazio


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