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DiFra, la difesa a 3 stavolta è stata il punto debole

L’analisi tattica della gara di ieri boccia la scelta di Di Francesco di schierarsi con la difesa a 3. Il cambio di modulo con il ritorno al 4-3-3 ha dato più equilibrio alla squadra.

Parlare dopo ovviamente è facile, ma facendo uan disamina tattica della semifinale di ieri sera si possono trarre alcune considerazioni.

La scelta della difesa a 3, che proprio nel ritorno col Barcellona è stata la chiave della vittoria, ieri non ha funzionato anzi è stata un invito a nozze per il tridente atomico dei Reds.

Juan Jesus ha patito le pene dell’ inferno con Salah, che dalla sua parte ha fatto il bello e cattivo tempo, senza riuscire mai a trovare le contromisure. La ricerca continua della profondità da parte dei centrocampisti del Liverpool ha trovato quasi sempre la retroguardia giallorossa impreparata e costantemente scavalcata.

Lasciare campo aperto a giocatori veloci come Manè e Salah diventa un suicidio tattico, proprio perchè lo stile di gioco della squadra di Klopp è molto diverso da quello del Barcellona, ovvero non un palleggio asfissiante bensì grande velocità, dinamismo e verticalizzazioni.

L’inserimento di Perotti e il ritorno alla difesa a 4 ha permesso alla Roma di riequilibrarsi, ed è proprio su questo che Di Francesco deve puntare per la gara di ritorno, sapendo di giocare in un Olimpico infuocato che sarà il dodicesimo uomo in campo.

Crederci non costa nulla, la Roma sa già come si fa, appuntamento al 2 maggio.

Filippo D’Orazio

 

 

Il calcio da sempre è l'amore di una vita, il giornalismo sportivo la mia passione e il mio lavoro

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