C’è una sola immagine che può descrivere ciò che sta accadendo nel mondo Fiorentina di questi tempi: i 300 tifosi circa che intorno a mezzanotte e mezza hanno atteso il pulmann della squadra di rientro da Roma all’interno del “Centro Sportivo Davide Astori”.
Clima festante, cori, fumogeni : un tripudio che da queste parti non si vedeva più o meno da un’altra grande vittoria – sempre ai danni della Roma – in Europa League qualche anno fa.
Che succede alla Fiorentina? fino a un mese fa veniva dipinta come una squadra modesta, poco tecnica, con calciatori meritevoli al massimo di qualche squadra di Serie B.
Il tracollo interno contro il Verona aveva certificato per i suoi detrattori il fallimento di Corvino nella riorganizzazione della squadra dopo lo smantellamento estivo.
La squadra navigava mestamente a centro classifica e tutti si erano oramai rassegnati ad attendere la fine del torneo con le partite restanti utili solamente a verificare quale calciatore potesse meritare la conferma per il prossimo anno.
Invece accade l’impensabile.
La tragedia inaspettata di Davide Astori fa innestare alla squadra una marcia trionfale: Chievo, Benevento, Torino, Udinese, Crotone e Roma vengono travolti in casa e in trasferta con un ruolino di marcia impressionante: 6 vittorie consecutive, 9 reti segnate e solo una – inutile – di Belotti subita.
La classifica ora sorride ai viola: 50 punti e 7° posto solitario con il Milan puntato nel mirino.
Simeone sembra Batistuta, Saponara sembra Rivera, Sportiello sembra Batman, Pezzella e Hugo insuperabili e con Dabo in versione polipo acchiappaloni non passa più nessuno.
A Roma mancavano pure Chiesa e Badelj, ovvero incontestabilmente i due migliori calciatori della squadra mentre i giallorossi erano privi del solo Perotti e questo la dice lunga sul momento magico dei viola.
Non sappiamo come andrà a finire a fine campionato e non sappiamo,ovviamente, se la Viola centrerà un piazzamento Europeo.
Possiamo,però, dire sin da ora che a Firenze Davide Astori ha compiuto il suo piccolo miracolo: un brutto cigno è diventato un principe azzurro…