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Ecco la squadra senza storia e senza tifosi che può vincere il campionato turco

Una squadra senza storia e senza tifosi (leader supremo a parte) rischia di vincere il campionato turco. Quattro anni fa non era niente. Oggi è seconda, a un punto dal blasonato Galatasaray.

Si chiama Basaksehir, dal nome di un distretto minore di Istanbul. Proprietari (e sponsor) sono accomunati dall’amore per il football e, soprattutto, per l’Akp, il partito che fa capo al presidente Recep Tayyip Erdogan. È «il club del governo», secondo la definizione usata dal quotidiano Financial Times.

Riprendiamo la notizia da Corriere.it riportandone alcuni stralci del servizio.

Il presidente, Goksel Gumusdag, ripete che non è vero. Ma lui stesso è un funzionario dell’Akp, imparentato con la famiglia Erdogan.

I colori dei seggiolini allo stadio (arancione, bianco e azzurro) sono gli stessi del partito conservatore di ispirazione islamica che in 15 anni è arrivato a confondersi con lo Stato.

Prima delle partite, gli schermi mostrano immagini di caccia turchi che colpiscono obiettivi in Siria. I bambini-mascotte sono vestiti come soldati ottomani. Ai 500 ultrà capita di accogliere i giocatori con uno slogan («Dio è grande») che di rado si sente negli stadi «storici» del Paese.

Gli spalti sono sempre semi-vuoti: in media, 5.500 spettatori.

Lo stesso Erdogan (ex calciatore professionista) non è tra i frequentatori più assidui.

Il calcio è lo sport nazionale (anche) in Turchia. Una religione laica. In anni recenti gli stadi delle Tre Grandi (Galatasaray, Besiktas e Fenerbahce) non sono stati «amici» del presidente.  Anzi: nel 2013 gli ultrà hanno giocato un ruolo centrale nelle proteste anti-governative.

Certo la squadra è tosta.

Il motore è il «nazionale» Arda Turan, 31 anni, il più forte giocatore turco della sua generazione, arrivato in prestito dal grande Barcellona.

È vero, per esempio, che i blaugrana di Messi giocano un ruolo nella contesa politica tra Catalogna e Stato centrale spagnolo-

Ma in Europa, nessuna grande squadra può essere etichettata come «governativa» nella proprietà se non nell’anima.

Fra i tifosi del Real Madrid c’è il premier Mariano Rajoy.

In Gran Bretagna, al tempo del Labour al potere e del fortissimo Manchester United, la foto di Tony Blair in campo con Alex Ferguson poteva anche significare qualcosa di più che una semplice passione per il football.

Ma il caso del Basaksehir è diverso.

È la faccia sportiva di quanto il presidente Erdogan ha fatto e sta facendo per plasmare la Turchia a sua immagine e somiglianza.

Fonte Corriere.it

Foto calcioturco.com

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