Il Napoli è davvero da Scudetto?

C’è chi a Torino pensa allo scudetto come un obiettivo e chi a Napoli pensa allo scudetto come un sogno.
Sarri, come ogni anno, mette le mani avanti: dice infatti che la Juventus dei campioni è sempre più forte e che lo scudetto sarà un’impresa, mentre Allegri alza sempre di più l’asticella e vuole il massimo da tutti, perché non ha intenzione di rinunciare a nessun traguardo stagionale.

Campioni a parte, c’è la mentalità che sembra mancare al Napoli per competere con la Juve. Questo è un aspetto psicologico su cui si lavora da anni a Vinovo.

Al Napoli però non manca davvero nulla: ha una società seria, un tifo unico, giocatori forti che giocano bene insieme e un allenatore che ha dato identità, risultati e colore a una squadra che non ha mai giocato così bene da quando Sarri è sulla panchina partenopea.

I fenomeni servono solo a vendere spettacolo, non a fare la storia. Questo il Napoli lo sa, e lo sa bene anche Sarri; serve un po’ di malizia e voglia di crederci.
Il calcio di oggi vuole il Napoli più ricco per vincere, ma non deve piegarsi a queste convinzioni, perché lo sport è fatto di sacrificio, di lavoro, di pazienza e intramontabile voglia di arrivare al risultato.

Ecco che la mancanza di campioni non c’entra proprio nulla, è la paura di perdere che non ti fa vincere.

Proprio in queste ore si lavora sul rinnovo dell’allenatore partenopeo che, salvo volontà di Maurizio Sarri (che ha detto di aver ricevuto dai giocatori tutto quello che potevano dare), dovrebbe rimanere visto che non c’è di meglio in circolazione; sarà doveroso perciò lavorare sulla testa.

Se il Napoli vuole che il sogno si avveri deve svegliarsi e vincerle tutte da qui alla fine, anche se per quest’anno potrebbe essere già tardi.

Un passo falso della Juve o un risultato positivo nello scontro diretto potrebbero valere uno scudetto che a Napoli manca ormai da moltissimi anni e mai come in questa stagione, le possibilità sono elevate. O adesso, o mai più.

Michele Riitano