Emiliano Viviano, portiere della Sampdoria, in questa stagione, si conferma decisamente il numero uno.
Sullo sfizioso argomento dei portieri pararigori, riportiamo un interessante estratto dell’articolo pubblicato su Sky Sport News che ha analizzato le migliori preformance di tanti bravissimi portieri che vediamo – o abbiamo visto – esibirsi sui campi di calcio.
Il rigore parato da Viviano a Trotta è il suo 4° consecutivo dopo gli interventi su Rodriguez, Politano e Florenzi, bilancio che lo colloca al vertice della top 5 europea.
Non è una novità per il numero ‘1’ originario di Fiesole, eccellenza bissata nella specialità dopo i 4 penalty sventati nel 2016 come il superlativo Diego Alves del Valencia.
A curriculum sono 21 i calci di rigore neutralizzati in carriera, 12 dei quali in Serie A difendendo i pali di Bologna, Fiorentina e appunto Sampdoria.
È ancora lunga la strada per occupare il podio nella classifica all-time della massima serie, elenco scintillante per protagonisti e percentuali.
Non manca la compagnia a Taglialatela nel club dei ’12’ in Serie A: se la storia riconduce a portieri come Lucidio Sentimenti e Lovati, Vieri e Tancredi, l’attualità premia il già citato Viviano preceduto da estremi difensori a cavallo del nuovo millennio.
Prendete Turci e Taibi, binari paralleli tra percentuali di parate simili (19% e 18%) e la maglia della Nazionale mai indossata.
Esordio in azzurro sfumato anche per Antonioli, 3 scudetti in bacheca e 14 rigori andati a buon fine sui 73 affrontati in Serie A (19% il suo trend).
Chi invece ha scritto la storia degli Azzurri è Buffon, leader assoluto con 175 presenze e più volte indicato come para-rigori non eccezionale.
In realtà sono 30 i penalty da lui rispediti al mittente in carriera, metà dei quali nella sola Serie A sui 67 complessivi.
Percentuale pari al 22% per Gigi, incisa addirittura al 33% da Consigli insuperabile 15 volte sui 45 tentativi fronteggiati: non è un caso che nel 2012, ai tempi dell’Atalanta, si oppose ai cagliaritani Larrivey e Conti in soli 9’ blindando il risultato.
Meglio di Consigli e Buffon resiste a quota 16 l’iconico “Bepi” Moro, portiere tra gli anni ’40 e ‘ 50 votato alla stravaganza nonché a topiche memorabili: era solito distrarre i rigoristi tra finte e provocazioni, psicologia pura che lo innalzò con il 36% di esiti positivi sui 44 penalty calciati incassandone meno della metà (20).
Ad inaugurare il podio all-time della Serie A troviamo Marchegiani, 17 rigori parati sui 64 totali (26% la sua percentuale): terza posizione raggiunta grazie ai 5 tentativi neutralizzati nella stagione 2003/04 quando, dopo aver difeso le porte di Torino e Lazio, si accasò al sorprendente Chievo di Delneri.
Qui archiviò la sua carriera, Nord-est che piuttosto inaugurò quella ad alti livelli di Handanovic all’Udinese: 6 i penalty sventati nella stagione 2010/11, record storico così come i 14 respinti indossando la sola maglia bianconera.
Il bilancio totale recita un’ottima percentuale del 32% dettata da 72 tentativi affrontati e 23 negati, solo uno in meno del primatista di sempre. Parliamo di Pagliuca, 24 rigori parati sui 91 fischiati contro in campionato: percentuale inferiore ad Handanovic (26%), bocca non cucita a differenza dello sloveno.
Il suo segreto? Osservare fino all’ultimo istante la gamba portante del tiratore, studiandone l’inclinazione e tuffandosi nella direzione opposta.
Pochi miracoli a Pasadena nel 1994 eppure ha beffato i vari Del Piero, Baggio e Totti.
Intanto Viviano insegue i suoi 11 rigori neutralizzati in forza alla Sampdoria.
Fonte e foto: Sky Sport News
