La giornata di campionato appena trascorsa ci ha consegnato quello che ci si aspettava già da qualche settimana, ovvero il sorpasso della Juventus in testa alla classifica ai danni del Napoli.
Nella giornata in cui tutto il mondo del calcio si è stretto intorno alla tragedia di Davide Astori – commovente il quadro uscito ieri dallo stadio Franchi di Firenze -Allegri, con tanti cambi rispetto alle partite precedenti, si è sbarazzato facilmente dell’Udinese e ha atteso la gara serale del Napoli impegnato a San Siro contro l’Inter per confermare il sorpasso operato nel pomeriggio.
In effetti, il Napoli si è trovato di fronte l’Inter delle grandi occasioni, cioè quella che non perde mai con le grandi, ed è stata costretta al pareggio che forse significa addio alla lotta per lo scudetto.
La Juventus, infatti, ha un solo punto di vantaggio ma una gara in meno (quella con l’Atalanta) ed è anche in vantaggio negli scontri diretti con il Napoli.
Tradotto: se batte i bergamaschi i punti di vantaggio salirebbero a 4 oppure 5 potenziali e ancora la possibilità della doppia chance di risultati nella partita casalinga con il Napoli.
Vista la Juventus del 2018 che le ha vinte tutte e ha concesso tiri in porta praticamente alla sola Fiorentina, l’impresa appare già ardua.
Ardua lo sarebbe anche senza queste impressionanti statistiche: recuperare 4 punti alla Juventus storicamente è impresa quasi impossibile a poche giornate dalla fine ma è dovere del Napoli provarci per tenere vivo un campionato poverissimo di altri contenuti.
La Lazio e l’Inter,pareggiando le loro partite, hanno dato il via libera alla Roma per il terzo posto e concesso qualche chance al Milan di poter rientrare nella lotta Champions anche se dovrà battere proprio l’Inter nel derby da recuperare per poter concretamente cullare il sogno.
La Lazio accusa qualche colpo e ieri si è salvata solo grazie ad una prodezza – ma del tutto casuale – di Immobile al 94° della partita con il Cagliari così come il Milan all’ultimo soffio ha battuto il Genoa.
La lotta per il 4° posto procede a rilento ed è incredibile come un piazzamento che porterebbe tanti soldi e tanto prestigio venga rincorso con tanta flemma dalle principali indiziate a raggiungerlo.
In zona Europa League scoppola della Sampdoria a Crotone e conferma dell’Atalanta corsara a Bologna mentre la vittoria della Fiorentina accende una fiammella per i viola di puntare – e sperare – che il settimo posto sia ancora un traguardo raggiungibile e soprattutto valido per poter entrare in Europa.
In zona salvezza, vincono Verona e Crotone e pareggiano Spal e Sassuolo inguaiando anche il Chievo sconfitto proprio nel derby scaligero.
A oggi sarebbe retrocesso il Sassuolo insieme al Verona: ma la lotta è serratissima e si profila da qui al termine un mischione impressionante con anche il Cagliari e il Genoa coinvolte.
