Finisce 0-1 la sfida tra Genova e Milan, valevole per la giornata numero 28 del campionato italiano.
Partita tirata e a tratti molto confusa. Nessuna delle due squadre riesce a dominare completamente l’altra, grazie anche ad un Genova che chiude bene tutti gli spazi a disposizione. Un goal annullato per parte tramite VAR e squadre che sembrano doversi dividere la posta in palio.
Questo il leitmotiv della gara, fino a dieci secondi dal termine. Le squadre sono lunghe e ad approfittarne è il giocatore con maggior estro tra i 22 in campo: Suso. Con un’azione delle sue sull’out di destra, rientra sul mancino e scodella un cross perfetto, raccolto dallo stacco imperioso di Andrè Silva che manda tutti sotto la doccia sul risultato finale di 0-1.
Oltre alla difficoltà dell’avversario, in buona forma e completamente rivitalizzato nella fase difensiva da Ballardini, il Milan doveva affrontare anche la fatica delle partite di coppa, che lo hanno costretto a giocare ogni 3 giorni, e la batosta mentale della sconfitta subita in casa con l’Arsenal dopo 2 mesi e mezzo di risultati utili consecutivi.
Questa vittoria, per le modalità con le quali è maturata, è evidentemente il frutto della creazione di una mentalità vincente. Una mentalità che Gattuso è riuscito a comunicare al gruppo. La squadra assume, partita dopo partita, le sembianze del suo condottiero. I compagni si aiutano a vicenda e non mollano nessuna zona di campo fino all’ultimo minuto.
Il gruppo, questo è il miracolo di Gattuso. Ciò che mancava prima e che adesso è nato. Si vede in campo, si vede fuori, si vede nei titolari e nelle riserve. Si vede in occasione del goal di Silva, dove tutti i ragazzi della panchina, pure quelli che hanno giocato pochissimo, sono corsi ad abbracciare il compagno come se avessero segnato loro.
Sarà difficile recuperare quanto perso nella prima parte della stagione, ma sognare non costa nulla.
Eugenio Arnone
