Ancora disastro Var.
Altra giornata nera per lo strumento elettronico che dovrebbe garantire la correttezza delle decisioni arbitrali.
A Milano, nell’anticipo di sabato tra Inter e Benevento si è assistito all’ennesimo scempio stagionale dell’uso del VAR quando un clamoroso rigore visibile tranquillamente a occhio nudo non è stato concesso al Benevento per fallo di Ranocchia in area di rigore interista.
Sempre nella stessa partita altro clamoroso errore per una spinta in area su Sandro lanciato a rete.
Anche il rigore concesso dal Var alla Lazio a Sassuolo era molto, molto dubbio per non dire inesistente (e infatti l’arbitro non lo aveva concesso).
Tralasciamo tutte le altre considerazioni sul Var per le quali rimandiamo a precedenti nostri articoli, è evidente che così proprio non va.
Il campionato sta per entrare nel momento decisaivo e le sorti delle squadre in lotta per i propri traguardi stagionali rischia di essere inficiato dall’uso non corretto del VAR.
Se proprio non si può tornare indietro nella sperimentazione e ci dobbiamo rassegnare a questo strumento elettronico che forse garantirà giustizia ma ci ha tolto un elemento essenziale del gioco del calcio,ovvero l’istinto di esultare, allora fermiamo gli arbitri che ne sbagliano l’applicazione.
Se possiamo tollerare l’errore dell’arbitro che deve decidere in una frazione di secondo e possiamo tollerare il fuorigioco sbagliato del guardialinee, non possiamo proprio tollerare chi viene pagato per stare seduto su una poltrona e riesce a sbagliare dovendo guardare con tutta calma solamente un monitor!
Fermiamoli prima che sia troppo tardi…
La Redazione
