L’Inter non sta vivendo un momento facile : alle prese con problemi di rendimento tecnico, rapporti tesi tra i calciatori e tra questi e i tifosi.
Ora anche la grana Suning a complicare i piani di investimento futuri.
Anche per il 2018 Suning non potrà spendere per l’ Inter e quindi dovrà essere autofinanziamento.
In Cina la Commissione Nazionale per lo Sviluppo e le Riforme ha rinnovato le limitazioni agli investimenti all’ estero nell’ intrattenimento, sport compreso, già in vigore nel 2017.
La circolare, che è stata diramata ieri, avrà valore effettivo dal prossimo primo marzo.
I settori che sono stati confermati tra quelli con “limitazioni negli investimenti all’estero” anche per il 2018 sono: cinema, intrattenimento, club sportivi, hotel, mercato immobiliare e fondi di investimento senza specifici piani industriali.
Ciò è dipeso dal fatto che gli investimenti all’estero, per quanto riguarda la Cina, sono calati nel 2017 del 35% rispetto al 2016 e, quindi,anche per il 2018 le linee guida rimangono immutate.
Suning è legatissima al potere centrale e quindi deve ottemperare agli obblighi di stato e quindi nessun grosso investimento è possibile per rilanciare la squadra.
L’autofinanziamento,si sa, è una macchina infernale: prima si vende e poi si compra e all’Inter vien subito da pensare ad una probabile cessione di Mauro Icardi, partito alla grande quest’anno con 16 gol nelle prime 15 partite e poi inabissatosi con tutta la squadra da qualche mese a questa parte con soli 2 gol nelle successive 7 partite.
Ma Icardi è il capitano di questa squadra e cioè l’uomo che dovrebbe essere il punto di riferimento di compagni e tifosi.
Invece Maurito non è stato mai amato in quel ruolo perchè il suo essere così spiccatamente stravagante (noti i suoi eccessi di ricchezza sbandierati sui social) e la sua gestione della vita privata (nota vicenda con Maxi Lopez e l’autobiografia a soli venti anni) non lo hanno mai fatto davvero riconoscere come capitano indiscusso della squadra (alla Buffon tanto per citarne uno).
Molti suoi compagni preferirebbero Miranda come capitano ma lo spogliatoio sul punto è diviso.
Spogliatoio che pure non vive un’atmosfera serena:Brozovic, dopo i fischi di San Siro, stato multato per l’ applauso polemico dopo la sostituzione col Bologna e squadra alle prese con problemi tecnici che la vittoria col bologna ha solo mitigato.
A questo punto,con l’autofinanziamento alle porte, l’Inter dovrà necessariamente centrare l’obiettivo terzo/quarto posto per la qualificazione alla Champions altrimentio addio sogni di gloria.
Intanto un occhio al futuro è già stato lanciato e guarda caso, proprio in attacco con l’acquisto di Lautaro Martinez del quale si dice un gran bene : chissà che il dopo Icardi non sia già cominciato.
foto tratta da ITA Sport Press
