A parole sono tutti contenti della introduzione della tecnologia applicata al calcio, in realtà…
E in realtà gli errori dovrebbero dimuinuire perché seppur in fase di sperimentazione la tecnologia alcune situazioni dovrebbe essere in grado di risolverle, quantomeno le più evidenti.
La giornata di campionato appena trascorsa, invece, ha tramandato un campionario di errori disastrosi che ne mette in discussione più che il mezzo tecnico il modo di applicazione del medesimo.
A Crotone, Napoli e Milano sono accaduti episodi che francamente non è dato capire come è possibile che l’arbitro addetto al Var oppure l’arbitro stesso della partita -con espresso riferimento a Tagliavento direttore di gara a Crotone- siano potuti incorrere in errori grossolani da lasciare allibiti gli appassionati di calcio.
A Crotone dapprima Tagliavento vede al Var un rigore che non c’è per il Crotone; poi espelle Pisacane del Cagliari per un fallo mai commesso a centrocampo ( il giocatore aveva nettamente colpito la palla e non l’avversario) e infine ha completato l’opera annullando sempre con l’aiuto del Var i gol della vittoria dei calabresi per un fuorigioco inesistente.
Incredibile!!! Attendiamo le decisioni dei vertici arbitrali per capire se gli arbitri inviati in Calabria possono continuare a calcare i campi di calcio .
A Napoli è il Bologn a lamentarsi con molta ragione: il sig. Mazzoleni dapprima concede un dubbio rigore al Napoli per un braccio appena appoggiato sulla spalla di Callejon che ovviamente va immediatamente giù stecchito.
Subito dopo l’arbitro non vede una parata clamorosa con la mano di Koulibaly che impedisce che la palla finisca in rete e neanche il Var segnala nulla.
Infine in Milan-Lazio il primo gol del Milan è viziato chiaramente da un tocco di gomito di Cutrone e la Lazio grida ancora al complotto sentendosi sempre più danneggiata dall’uso del Var.
Come si risolveva questo problema?
Gli arbitri chiedono tempo e Rizzoli si affanna a spiegare che ci vuole una periodo di rodaggio e la qual cosa ci trova d’accordo.
Ma nei casi successi ieri non si tratta di capire come e quando si usa il Var: ieri bastava semplicemente guardare il video perché gli episodi erano tutti chiarissimi e facilmente decifrabili.
E allora perché gli arbitri hanno sbagliato.
Ci aspettiamo che Rizzoli, Nicchi o gli arbitri stessi diano una risposta: ma forse chiediamo troppo…

Giornalista Pubblicista, Direttore Responsabile di Momenti di Calcio. Appassionato di calcio e laureato in Giurisprudenza presso l’Università Roma Tre
