Da quando è tornato alla guida dei bavaresi Jupp Heynckes, a Monaco di Baviera si sta assistendo a una marcia trionfale verso le vittorie
Esonerato a stagione in corso Carletto Ancelotti – evento raro in Baviera – la scelta di richiamare in panchina il vecchio condottiero si è rivelata quanto mai azzeccata.
Quattordici vittorie in quindici partite di campionato hanno riportato il Bayern in testa alla classifica staccando la seconda di parecchi punti ipotecando già a gennaio la conquista del campionato in maniera tale che i bavaresi possono concentrare tutte le loro forze sulla Champions League.
Clamorosa la sferzata di Heynckes : nel 2013 aveva conquistato il triplete e aveva lasciato la panchina da trionfatore per ritirarsi nelle campagne di Gladbach per vivere la pensione tra la sua gente è in mezzo alla tranquillità della natura.
Ma appena Uli Hoeness e Karl Heinz Rummenigge sono andati a cercarlo per proporgli di rientrare a casa Bayern attese le difficoltà della gestione Ancelotti, il 72 enne tecnico non ha saputo resistere al fascino del campo e si è rimesso in discussione chiedendo solamente ai dirigenti bavaresi di andare a riprenderli i suoi collaboratori del 2013 ovunque loro si trovassero a lavorare.
Ovviamente il tecnico è stato accontentato e da lì si è dato il via immediatamente alle vittorie facendo ritornare il sorriso, l’entusiasmo e soprattutto lo strapotere cui i tifosi del Bayern sono abituati da sempre.
Personaggio straordinario Heynckes: carriera eccezionale da calciatore (ancora oggi è uno dei maggiori cannonieri della storia del calcio tedesco e della nazionale) quasi tutta con la maglia del Borussia Moenchengladbach, dove è amatissimo ancora dai tifosi di quella squadra, da tecnico si è scoperto uno dei più vincenti di sempre con la divisa del Bayern Monaco.
Chi lo,conosce lo descrive come una persona eccezionale di grande umanità ma soprattutto di grande grinta che sa trasmetterà in maniera unica ai propri giocatori.
Nonostante l’età, ancora partecipa attivamente agli allenamenti mimando ai suoi atleti gli errori e i movimenti da correggere: cura nei minimi dettagli la preparazione atletica e le fasi di gara e soprattutto riesce a far accettare ai tanti campioni che ha in squadra che anche la panchina serve a fare gruppo.
Il triplete al momento è solo un sogno ma chi conosce il tecnico tedesco sa benissimo che presto diventerà un traguardo prefissato ma soprattutto ora, il Bayern ha lanciato un messaggio ai prossimo avversari: noi ci siamo sempre e se volete vincere la Champions League dovete batterci…
Foto tratta da: Kicker
