Il Real Madrid incappa nel periodo più nero della gestione Zidane e già si parla di crisi in casa madrilena
Gli ultimi numeri del Real Madrid sembrano dire che la squadra sta attraversando un periodo di crisi, con la sconfitta maturata ieri sera in casa col Villarreal e seppur con una partita in meno (rinviata per consentire ai blancos di disputare la finale dell’Intercontinentale), il Real viaggia a -16 dal Barcellona e, in caso di vittoria di quest’ultima stasera con Real Sociedad, il distacco in classifica raggiungerebbe addirittura i – 19.
Persino il quarto posto in classifica è a rischio qualora il Sivilgia di Montella dovesse battere oggi l’Alaves.
Se si esaminano, però, le recenti partite del Real, però, si nota chiaramente come più che crisi di gioco si tratta di crisi di risultati.
I recenti pareggi con Numancia e Celta Vigo in Copa del Rey sono stati contrassegnati da una infinita collezione di tiri in porta, pali e gol sfumati per un soffio; mentre anche ieri sera, nella partita col Villarreal, il Real Madrid ha stradominato in lungo in largo l’incontro, schiacciando il sottomarino giallo nella propria area di porta e sottoponendolo a un vero e proprio tiro al bersaglio.
Il Villarreal si è salvato solo grazie alla straordinaria vena del portiere Asenjo e alla sfortuna che di recente pare aver colpito Cristiano Ronaldo (andato vicinissimo al gol in varie occasioni).
Il tutto senza considerare due netti rigori non concessi per due chiarissimi falli di mano in area dei difensori del Villarreal mentre, come spesso accade nel calcio, chi gioca di difesa e contropiede viene premiato da una della rarissime sortite in avanti, causate dal recupero palla con la squadra di casa sbilanciata in avanti.
Certamente i recenti numeri non aiutano il Real in questo periodo: un punto su 9 nelle ultime tre gare di Liga e la rosa non proprio all’altezza della casata blancos così come l’appannamento di alcuni uomini chiave di questa squadra (Isco, Benzema e Bale) e la resa non ottimale di alcuni giovani promesse (Vasquez ad esempio) unita a una difesa non impeccabile (ieri era assente anche Ramos) e auna tenuta atletica che sta destando non poche preoccupazioni (il Real non segna un gol nei secondi tempi dal 25 novembre) devono far riflettere Zidane.
Il tecnico dei Blancos,però, da grande uomo di calcio ha capito perfettamente che non si tratta di crisi ma solamente del classico periodo nero in cui tutto gira storto e la palla non vuol saperne di entrare in porta.
Ai microfoni in sala stampa ieri sera il tecnico ostentava sicurezza : “Sappiamo che la situazione è difficile anche perchè è una novità per noi : questa di oggi è una sconfitta difficile da digerire perchè non meritavamo assolutamente di perdere. I miei calciatori hanno lottato fino alla fine ma la palla non voleva entrare. Ma le cose cambieranno velocemente, non si deve mollare ma andare avanti e pensare alle prossime partite..”
Le avversarie non si illudano: il periodo è certamente difficile ma su può star certi che per le gare di Champions League di febbraio il Real Madrid tornerà ad essere lo squadrone supertitolato di sempre e batterlo sarà sempre un avvenimento.
fonte foto: Corriere della Sera

Giornalista Pubblicista, Direttore Responsabile di Momenti di Calcio. Appassionato di calcio e laureato in Giurisprudenza presso l’Università Roma Tre
